BILANCI DI GIUSTIZIA
LETTERA DI INFORMAZIONE TRA GLI ADERENTI ALLA CAMPAGNA
N° 131 SETTEMBRE 2008
RAPPORTO ANNUALE 2007
Alla Presolana era presente Guido Gini, uno degli statistici che hanno seguito la redazione del Rapporto Annuale. Guido ha fatto una breve presentazione del Rapporto sottolineando le cose più importanti. Ci sembra utile condividere questo suo intervento che non è stato rivisto dall’autore.
È un’anticipazione del Rapporto che verrà inviato come supplemento alla Lettera Mensile di Settembre.
Come tutti gli anni, è una ricchezza questa esperienza di famiglie riassunta nel Rapporto.
I dati quest’anno sono veramente interessanti. I dati sono tantissimi vi dò quindi qualche spunto breve in tre o quattro minuti.
Ci sono le due schede: la scheda mensile e la scheda annuale. Tra tutte due si trovano indicazioni interessanti.
Nella scheda mensile si evidenzia che i bilancisti sono molto più risparmiosi delle famiglie medie italiane, questo è un dato che è ormai consolidato. Una famiglia media bilancista spende in totale il 15% in meno della famiglia dell’ISTAT. Ma nei singoli capitoli, che sono più affidabili, si vedono riduzioni molto significative: negli alimentari meno 40%, nell’abbigliamento meno 50%, nei trasporti meno 30%; sono chiaramente capitoli in cui il dato è più facile da misurare,quelli in cui la scelta della famiglia è stata più incisiva. In altri capitoli come la casa dove ci sono le tasse, l’affitto etc. è più difficile valutare questa differenza. Nei posti dove si può scegliere di cambiare il proprio stile di vita ci sono riduzioni molto significative, questa è la prima cosa interessante.
Altre voci di consumo sono anche molto interessanti. Il consumo di acqua meno 40%, il consumo di energia elettrica meno 50%, il consumo di gas metano meno 30 %. Dietro questi tre numeri c’è un impegno di scelte culturali e poi anche di atteggiamento ogni giorno. Quindi c’è una doppia anima: investimenti e attenzione quotidiana nelle cose. Sono dati molto interessanti perché non si parla di riduzioni piccole, ma meno 30-50% nei consumi. Quindi le famiglie si impegnano molto. Devo dire che mostrando questi dati sarebbe possibile far entrare anche altre famiglie su queste cose.
Altro dato interessante è l’autoproduzione: molte famiglie producono tante cose in casa. Dal punto di vista statistico il dato non è molto significativo perché bisognerebbe indicare quante volte al mese si fa autoproduzione. Se uno fa il pane è chiaramente diverso se lo fa una volta al mese o 20 volte al mese, purtroppo molte famiglie indicano solo una x, non scrivono il numero. Vi prego: se riuscite a mettere il numero, il dato diventa più significativo. Così non riusciamo a dire quante volte una persona ha fatto una cosa ma solo che almeno una volta al mese c’è stata autoproduzione e quindi andiamo dal 30% di autoproduzione in un mese nel capitolo carne, salumi, pesce, al dato più alto l’ 80% delle famiglie fanno fatto almeno una volta al mese, autoproduzione di pane, pasta, cereali. Vedete l’autoproduzione è una cosa molto diffusa.
L’altra tabella significativa è quella delle percentuali di spostamento, che indica, sul totale delle spese, quante sono state indirizzate verso scelte di giustizia e quante invece verso scelte usuali. Abbiamo percentuali che vanno dal 30% al 40%. Vuol dire che il 30% fino al 40% della nostra spesa riesce a essere indirizzato verso prodotti o servizi che noi consideriamo etici, in qualche modo legati ai nostri principi. Anche qui ci sono dei capitoli dove c’è più difficoltà a trovare consumi o servizi etici e altri, come gli alimentari, dove ovviamente la percentuale è più alta perché è più facile riuscire a trovare dei prodotti ecosolidali, a km zero e via dicendo. Negli alimentari la percentuale è alta: 42%, ed è in linea con quella degli altri anni, è una scelta consolidata.
Per la mobilità è interessante sicuramente documentare che molti bilancisti si muovono in bici, e che ci sono poche automobili. Pensate che abbiamo 400 automobili ogni mille abitanti, per i bilancisti, quando in Italia siamo oltre 600; quindi meno 40% rispetto alla media. Questo evidenzia un uso molto elevato della bicicletta e dei mezzi pubblici. La bicicletta è usata in media 15 giorni al mese dalle famiglie bilanciste, molte volte la bici viene usata insieme a un altro mezzo, quindi nello stesso giorno gli spostamenti sono con macchina, treno, bici.
Sul lavoro retribuito, che è il tema di oggi, i dati indicano che i bilancisti lavorano sicuramente meno della media dell’ISTAT, che è una media nazionale. C’è molto meno lavoro retribuito della media. C’è una scelta di lavorare meno per stare meglio per dedicarsi ad altre attività. Per esempio per le donne non c’è nessuna che dichiara di lavorare più di 40 ore a settimana. Sappiamo che nelle aziende normalmente quasi tutti lavorano più di 40 ore a settimana; solo il 20% degli uomini dichiarano di lavorare più di 40 ore la settimana, come lavoro retribuito.
Altro dato significativo: la qualità della vita. Alla domanda “tempo per le cose importanti”, c’è una significativa fetta di persone che dichiara di essere in fascia alta, tra le molto soddisfatte. La scala va da 1 a 7 e il 70% si porta tra il 5-6-7 dichiarando di avere tempo per le cose importanti. Quasi sempre le donne risultano essere le più soddisfatte perché riescono ad avere più tempo per le cose che valutano importanti.
Il reddito medio dei bilancisti è più basso della media nazionale. Per esempio per famiglie con quattro componenti, quindi con due figli, è il 30% in meno del reddito medio ISTAT. Nelle famiglie con cinque componenti il 35% in meno, rispetto alle famiglie con cinque componenti della media italiana. Una famiglia ISTAT di quattro persone ha un reddito medio familiare di 58000 euro annuo lordo.
L’ultima tabella è sull’ospitalità, qui non abbiamo raffronto con il dato ISTAT, siamo in media intorno ai 13-14 pasti al mese offerti o ricevuti. Un ultima chicca, sembra che i bilancisti siano più ospitati che ospitanti.
Un ultima cosa: se tutte le famiglie facessero il bilancio almeno per tre mesi all’anno sarebbe importantissimo per la Campagna, perché sarebbe già sufficiente per ampliare molto il numero delle famiglie che rientrano nel Rapporto.
Compilare il bilancio tutti i mesi può essere impegnativo, ma tre mesi sono sufficienti per rientrare nella statistica.
È importante anche per sé, tornare a riverificarsi almeno una volta all’anno.
INCONTRO REFERENTI
18 OTTOBRE 2008
Sabato 18 ottobre 2008 a Bologna dalle ore 10 alle 16.30
presso le Suore Salesiane – via Jacopo della Quercia, 5 tel. 051-356977
Ci ritroviamo a Bologna per il primo Incontro Referenti dopo la pausa estiva.
Per la Campagna questa estate è stata ricca di iniziative, l’Incontro Annuale a Stilo, che vorremmo fosse l’inizio di un rapporto più stretto con il Sud, ma anche l’inizio di una riflessione sulla legalità anche al Nord. E poi i due Incontri Regionali, quello lombardo e quello toscano, partecipati e ricchi di contenuti.
Sabato 18 a Bologna faremo il punto su quali indicazioni emergono da questi appuntamenti e sulla modalità dei Gruppo di Lavoro per perseguirle.
Come era emerso dall’Incontro Referenti di Aprile uno dei punti da rafforzare, utilizzando anche le risorse del Premio Amico della Famiglia, è la Segreteria, perciò vi presenteremo la persona che ci fiancherà nel prossimo anno per aiutarci a migliorare il nostro lavoro.
Parleremo della Giornata del Non Acquisto e quali sono gli orientamenti dei Gruppi Locali.
Per il pranzo metteremo in comune le specialità portate da ciascuno.
Ordine del Giorno:
- nuovo assetto Segreteria e relazione sul Premio per la famiglia.
- verifica degli Incontro Annuale di Locri e di quelli Regionali di Castione e di Livorno tenuti quest’anno
***pranzo
- proposta di costituire Gruppi di Responsabili di progetti (Locri, Sito, prossimo incontro annuale… )
- Giornata del Non Acquisto
- Programmazione dei prossimi Incontri Referenti
ACQUA: ATTENZIONE ALLA PRIVATIZZAZIONE
Nei giorni scorsi è girato in rete un appello di padre Alex Zanotelli sull’acqua, relativo anche ad un articolo inserito nella nuova legge finanziaria che prevede la concorrenza nell’affidamento dei servizi pubblici (quindi anche idrici) e che è sostenuto dalla logica che vede l’acqua come una merce da far fruttare.
L’appello di padre Alex lo potete leggere sulle pagine del sito Giovani e Missione alla pagina:
http://www.giovaniemissione.it/index.php?option=content&task=view&id=2217&Itemid=142 .
Come però sottolinea un commento del Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua, questa nuova, negativa, normativa lascia dei margini di intervento per chi crede che la privatizzazione dei servizi non sia la scelta adeguata. Entro gennaio 2011 si dovranno riassegnare tutte le concessioni del servizio idrico integrato che non sono state assegnate per via pubblica. L’impegno è quello di vedere questa scadenza come una opportunità e di attuare e sostenere iniziative che riaffermino l’acqua come bene comune. Sul sito www.acquabenecomune.org trovate il testo completo del commento del Forum all’articolo citato da Zanotelli e altri documenti di approfondimento su questa questione, nella notizia “Una riforma dei servizi pubblici locali neoliberista, privatizzatrice e che salvaguarda le “rendite dei poteri forti” ”
Il sito è ricco di documenti e notizie legate all’acqua e ai movimenti per l’acqua pubblica.
RETE INTERDIOCESANA
È sempre interessante scoprire degli alleati.
Tutte le Diocesi d’Italia sono state invitate dalla Conferenza Episcopale Italiana (CEI) ad approfondire, nell’anno 2008-2009, il tema: “Una nuova sobrietà per abitare la terra”.
È interessante sia la sottolineatura su “nuova”: una “nuova” sobrietà, una sobrietà tutta da scoprire, sia che questa operazione è urgente “per abitare la terra”.
Ci sono Diocesi che stanno lavorando su questo, altre occupate in altre cose. A partire dall’Ufficio degli Stili di Vita della Diocesi di Venezia si è formata una rete di Uffici Diocesani che hanno costituito la Rete Interdiocesana Nuovi Stili di Vita.
Ne fanno parte le Diocesi di: Belluno, Bergamo, Bologna, Bolzano e Bressanone, Brescia, Fidenza, Modena, Padova, Reggio Emilia, Rimini, Trento, Venezia, Verona e Vicenza.
Il 13 settembre 2008 si sono incontrati a Verona per un Laboratorio in cui un economista ha dialogato con il gruppo di studio presentando come l’economia di mercato è riuscita a strutturare la vita di oggi. Serena Noceti una pastoralista ha fornito delle linee guida pastorali, di azione pratica e spirituale, a partire dalle tematiche discusse.
Il prossimo Incontro dei rappresentanti Diocesani della Pastorale “Stili di vita” sarà a Verona, venerdì 7 novembre alle ore 15 presso la parrocchia di san Luca, in piazza Brà.
IL CONSORZIO SOCIALE GOEL DELLA LOCRIDE
PROPONE ALLE SCUOLE:
“TURISMO RESPONSABILE”
VEDETE LE PROPOSTE SUL SITO http://turismo.responsabile.coop/