in questo numero:
– Incontro Annuale
– Indicazioni Stradali per arrivare a Fanano
– Laboratori
– Fuorirotta
– Articolo di Mancini
– Verso Venezia 2012
-‘Stiamo lavorando per/con voi’
Incontro Annuale..
Il titolo di un convegno – se si può chiamare tale l’annuale chiamata a raccolta del popolo bilancista che passa sotto il nome di “incontro annuale” – deve esprimere in poche parole di facile comprensione l’idea, il tema, intorno al quale verteranno la discussione e il confronto. “Vogliamo crescere decrescendo” non fa eccezione, ma si presta a una triplice lettura: per chi non conosce la Campagna rappresenta un interessante paradosso (com’è possibile crescere in qualcosa contemporaneamente decrescendo? c’è un’evidente contraddizione), per chi, invece, la conosce, appare subito relativo a due ambiti differenti, così che la contraddizione si dissolve (si vuole crescere in benessere decrescendo i consumi), per chi, infine, alla Campagna aderisce, delinea un obiettivo la cui realizzabilità è già testimoniata, almeno in parte, dalla propria esperienza e da quella delle altre famiglie bilanciste.
“Uno sguardo nuovo su un vecchio problema”, che è il sottotitolo, non è meno importante. Ci dice di un problema senza specificare quale sia (il binomio contraddittorio crescita-decrescita? la difficoltà
di separare l’idea di crescita da quella di benessere? nel titolo non è evocato un problema se non nella prima delle tre letture possibili), lo qualifica come “vecchio”, cioè da tempo sul tappeto, e afferma che l’incontro annuale vuole essere portatore di un modo nuovo di comprenderlo ed affrontarlo.
La nostra Campagna esiste ormai da diciannove anni. Fin dall’inizio si è posta l’obiettivo di modificare i consumi per rendere giustizia agli uomini, alla Terra e a noi stessi: agli uomini per un riequilibrio dell’ineguale distribuzione dell’accesso alle risorse del pianeta e delle ricchezze conseguenti; alla Terra per una riduzione del prelievo crescente di risorse e dell’impatto causato dalla produzione di rifiuti; a noi stessi per la fuoriuscita dal circolo perverso più lavoro, più consumi, meno tempo per le relazioni. Proprio per questo accanto alla modifica si è quasi subito imposta anche l’autoriduzione dei consumi e, contemporaneamente, la sfida di dimostrare che “meno” non è per forza “peggio” come si crede, ma può essere “meglio”. Quando si ragionava di queste cose e si attuava nelle famiglie la “decrescita” il termine non era ancora stato messo in circolazione: il tema, se non il problema, è dunque realmente vecchio.
In quasi vent’anni le condizioni di ingiustizia sociale ed ecologica che stimolarono la nascita della Campagna si sono estese…… trasformandosi, suscitando visioni e movimenti critici ai quali possiamo offrire il contributo della nostra esperienza come segno del cambiamento possibile e stimoli, dalla nostra destrutturazione, a convergere in un comune percorso di pensiero e azione (v. tavola rotonda) – la novità dello sguardo deriva quindi dalla novità della situazione
Mirco, Fausto e Silvia
Siamo ormai vicinissimi al nostro Incontro Annuale… nell’aria c’è frenesia e in segreteria arrivano le iscrizione.
Una rete di collaborazione stupenda che tra mail e telefonate hanno reso piacevole organizzare quest’incontro.
Purtroppo ci sono state un po’ di variazioni sul programma ci è pervenuta la disdetta di Emanuela d’Angelo impossibilitata per motivi personali dell’ultimo minuto. Ma la fortuna sembra essere sempre dalla nostra parte alle volte il caso sembra destino.
Abbiamo chiesto a don Alessandro Santoro della comunità delle Piagge di essere il relatore di venerdi mattina ed ha accettato.
Alessandro Santoro:
Alle Piagge, popolare quartiere alla periferia nord-ovest di Firenze, don Alessandro Santoro studioso ed esperto di Don Milani ci era arrivato, da giovane prete, nel 1994.
Poi, nel 1996, l’allora arcivescovo della città, il card. Ennio Antonelli, gli aveva formalmente affidato la cura della comunità.
Con alcuni abitanti, aveva dato vita ad una vivacissima realtà ecclesiale di base che a poco a poco, grazie all’aiuto di tante laiche e laici, ha contribuito ad animare un quartiere spesso caratterizzato da situazioni di degrado e marginalità.
Erano così via via nati diversi progetti autogestiti: una bottega delle economie solidali; il Fondo Etico e Sociale, per finanziare progetti di promozione del territorio, il ‘progetto Villore’, esperienza di agricoltura biologica, accoglienza, vita in comune in Mugello; il doposcuola per i bambini; la scuola di alfabetizzazione per adulti e stranieri; le attività di recupero e riciclaggio dei rifiuti; quelle per l’inserimento lavorativo di persone svantaggiate; il laboratorio politico “Cantieri solidali” che partecipa attivamente alla vita civile della città; la casa editrice Edizioni Piagge; la testata l’Altracittà, un giornale che racconta la città di Firenze con una particolare attenzione al quartiere ed ai problemi delle periferie; il centro sociale “Il Pozzo”, che ha sede in un prefabbricato dove si svolgono durante la settimana gran parte degli incontri e delle iniziative della comunità e dove ogni domenica don Santoro celebra la messa.
Il programma
GIOVEDI
17 00 laboratorio di avvio comunitario.
21 00 Presentazione dell’incontro modera Fausto Piazza con Mirco Fagioli e Silvia Pozzi.
VENERDI
9.15 Incontro con Alessandro Santoro
10.30 Gruppi di lavoro : l’apporto dei bilancisti nel dilemma crescita/decrescita
15.00 Laboratori
21.00 Serata di festa insieme
SABATO
9.15 Relaziona sul simposio del Wupperta Istitut “L’economia della sufficienza ciò che manca nell’agenda per Rio sulla sufficienza”
Con Antonella Valer
10 Gruppi di lavoro
16 00 Tavola rotonda con Maurizio Pallante , Francesco Gesualdi, Francesca Forno e Davide Biolghini. Modera Antonella Valer
21.00 Serata a sorpresa
DOMENICA
9.00 Proposta di indicazioni per i Bilanci nel 2013 a cura di Mirco Fagioli, Silvia Pozzi e Fausto Piazza
NOTE TECNICHE
Cosa portare a Fanano:
Lenzuola ed asciugamani
Per il laboratorio di avvio comunitario portare un gomitolo di un qualsiasi filato e un oggetto, un pensiero, un qualche cosa di significativo per se stesso,che ci faccia dire quali sono le aspettative per questo Incontro.
Indicazioni Stradali..
Per arrivare a Fanano:
Con i mezzi, in treno fino
alla stazione di Modena, dalla
stazione di Modena ( quella del
treno), raggiungere la stazione
degli autobus, da lì per Vignola
prendere la linea 731 e da Vignola
prendere la linea 730 per Fanano
Orari:
Andata
o Modena – Vignola
Autostazione 06:15 06:45 07:15 08:15 09:15 11:15 12:15 13:20 14:15 15:15 16:15 17:15
o Vignola – Fanano
Vignola Autostazione 07:10 14:30 15:05 18:35
Ritorno
o Fanano – Vignola
Fanano 10:15 15:15 17:35
o Vignola – Modena
Vignola Autostazione 08:15 13:40 15:40 17:50 18:35
Modena – Vignola
Autostazione 06:15 06:45 07:15 08:15 09:15 11:15 12:15 13:20 14:15 15:15 16:15 17:15
Laboratori..
Vittorio Zanon teoria :
software liberi ed alternativi ai programmi proprietari, ma già utilizzabili anche con sistema operativi microsoft (da internet, email, suite office, media ecc)
Daniele Tarini pratica:
“Grafica aperta: come creare cartelloni, locandine, volantini,
copertine, inviti, cartoncini ed etichette con il computer”
Pierstefano Durantini:
La corsa
Carol Wear:
la permacultura
Claudio e Daniele:
autoproduzione casalinga di birra (non pastorizzata e non microfiltrata) a
partire dal malto luppolato e con riutilizzo delle bottiglie di vetro.
Sergio Venezia:
L’energia: stili di vita e scelte di consumo..
Domenico Maffeo:
“L’Africa in soccorso dell’occidente”: proposta di cooperazione intelligente secondo un ottica di giustizia e di decrescita
Daniele Engaddi:
Modellini di osservazione astronomica
Fuorirotta..
Cari compagni bilancisti
quest’anno per l’incontro annuale e il percorso fuoriRotta vorrei proporre un programma un po’ diverso.
L’esperienza fuoriRotta penso stia arrivando a un livello di maturità importante (tant’è che -per esempio- ad aprile 2013 per la visitAltra di Milano si sono già offerti due ragazzi come guide a ssostituirmi e lasciarmi passare dalla parte degli accompagnati:).
Penso che già a Fanano cercheremo di parlarne un po’ come Campagna.
Sento personalmente tutta l’importanza di questo percorso, la sua portata pedagogica e libertaria e vedo tutto ciò riflesso nei ragazzi e nei loro genitori.
I presupposti per pensare al programma di Fanano sono due fondamentalmente:
1-penso che sia ora che con i ragazzi non si faccia solo “altro” all’incontro annuale ma si parta dalla partecipazione ad alcuni momenti comuni i grandi (le comunicazioni iniziali delle giornate per esempio, dividendoci poi quando iniziano i lavori di gruppo; o qualche laboratorio proposto da noi fuoriRotta ai grandi; ola partecipazione con tutta la campagna agli incontri significativi con i Pallante o Gesualdi per esempio) > poi da questi momenti con i grandi -quasi un oratorio intergenerazionale- ci si allontanerà per dei percorsi specifici i laboratori pensati con Rocca di Pace sulla gestione non violenta dei conflitti (ci stiamo scrivendo con loro per decidere in questi giorni) e sull’economia sostenibile storica e tradizionale di montagna (palestra del saper fare e di consapevolezza ambientale rispetto al nostro momento attuale).Torneremo insieme nei momenti di plenaria conclusiva!
2-con questo pretesto vorrei poter partecipare anche io a dei momenti con la parte grande della Campagna…mi manca un po’!:)
Dunque a Fanano pensavo di allargare l’offerta con una proposta diversa dal solito e facoltativa in base alla disponibilità di tempo e di spostamenti (anche in base alle proprie vacanze) delle famiglie: la visita di un ecovillaggio che si trova nei paraggi di Fanano/Sestola da farsi nei giorni precedenti all’incontro annuale da lunedì 20 a giovedì 23 per poi raggiungere tutta la campagna all’incontro di Fanano. Ci sono già due o tre adesioni e chi non potesse non si deve preoccupare perchè potremo vederci direttamente giovedì! Dopo l’incontro del RIVE sono in contatto con due ecovillaggi e sceglierò al più presto quello più comodo e adatto a noi: ecovillaggio Consolida a Zocca o ecovillaggio di Granara in Valmozzola. L’accoglienza sarà in tenda e le spese minime; saremo due o tre accompagnatori!
Scrivetemi a maffeo.domenico@gmail.com o chiamatemi al 3480422001 se interessati e tutto il resto del programma sarà comunicato nei dettagli.
Articolo di Roberto Mancini..
Sono grato per questa possibilità di riflessione, che in fondo è un po’ come un’esperienza di preghiera. Pregare, per me, significa ritornare al cuore della realtà, riconoscendo che una via d’uscita esiste, che il negativo che si vuole fronteggiare non è onnipotente. L’economia, le borse, le guerre possiedono certo una grande forza, ma diventano veramente potenti solo quando mettono radici nella rassegnazione dei popoli.
Io credo che il grande messaggio che le generazioni adulte sono chiamate a trasmettere a quelle nuove sia proprio che la realtà si può cambiare. È vero che esistono vittime, sofferenze, fatiche, iniquità, ma questo non vuol dire che siamo autorizzati a rassegnarci: ci è richiesto, al contrario, uno sforzo di lucidità. E mi pare che questo sforzo riguardi soprattutto il tema dei beni comuni, che vuol dire uscire dalla logica dell’utile privato per collocarsi, con più o meno consapevolezza, in un altro orizzonte, abbracciando una prospettiva di vita che abbia al centro “il bene”, questa parola così screditata. (…).
Assumere l’ottica dei beni comuni vuol dire allora, prima di tutto, recuperare il senso della realtà. Perché è così importante la parola “realtà”? Perché il male non è un’anomalia, non è un’eccezione, ma è la costruzione di un ordine rovesciato della realtà che vuole sostituire a questa la sua irrealtà. Lo spiega benissimo Martin Buber nel suo libro Immagini del bene e del male. Elsa Morante e Hanna Arendt parlavano anch’esse di irrealtà.
ASSUEFATTI ALL’IRREALTÀ
Per gli economisti dominanti – 9 professori di economia delle nostre università su 10 (il decimo è stato isolato) – non ha alcun senso pensare a un’alternativa alla dittatura delle borse, delle agenzie di rating, degli scambi commerciali, perché non esiste per loro altra realtà che il mercato. Ci siamo così assuefatti all’irrealtà, quella del gigantesco videogioco delle borse e del denaro. La realtà, però, è costituita dalle persone, dalle piante, dagli animali, dalla terra, dal cielo… Questa è la realtà. E, quando si ritorna alla realtà, si spezza la coltre di astrazione che ci copre e si ritrovano le persone, si ritrova se stessi.
È possibile recuperare il senso della realtà riconoscendo che la realtà non è neutra, non è ambigua, ha dentro di sé una sorta di vocazione. Pensiamo a come i Vangeli raccontano della predicazione di Gesù di Nazareth: senza effetti speciali, senza grandi discorsi, eppure con un richiamo continuo alla realtà rivolto alle persone che erano perse nell’irrealtà.
In alcune epoche l’irrealtà si chiama religione, in altre politica, partito, Stato, impero. Nel nostro tempo si chiama “mercato globale”. A seconda delle epoche, insomma, esistono sistemi organizzativi della società che si prestano meglio a veicolare le dinamiche del male. Sono quelli in cui la potenza dell’automatismo è più forte, quelli che spezzano la relazione tra le persone – l’attuale modello ci dice per l’appunto che il fondamento della coesione sociale è la competizione -, quei sistemi che generano irresponsabilità, perdita della realtà (Marx parlerebbe di alienazione).
Gesù di Nazareth indicava invece alle persone la realtà, cercando di accompagnarle al di fuori della coltre di illusioni, di deliri, di angosce, affinché ritornassero ad ascoltare la realtà: la realtà della loro fraternità, la realtà della presenza di Dio, invisibile eppure sperimentabile all’interno delle relazioni d’amore.
Gesù richiamava la bontà della realtà.
Verso Venezia 2012..
Dal 15 al 23 settembre Venezia vedrà una ricca, multiforme, serie di eventi – dalla Conferenza Internazionale – riservata agli iscritti – in cui si discuterà di decrescita, democrazia, beni comuni e lavoro – ai molti eventi collaterali aperti al pubblico: la Fiera Altro Futuro, l’incontro nazionale delle Reti di economia solidale, le serate pubbliche sui temi della decrescita, i forum dei movimenti, i molti momenti di festa: lo scambio di semi, i momenti conviviali, gli stand per cenari, gli spettacoli. Mercoledì 19 è dedicato all’accoglienza dei partecipanti e all’introduzione ai lavori della conferenza. Questo primo giorno è di apertura anche verso la città con l’incontro del pomeriggio al quale parteciperanno studiosi internazionali e rappresentanti dei soggetti promotori (associazioni e amministrazioni) che è aperto anche alla cittadinanza e non solo agli iscritti alla conferenza. La sera dopocena si prevede un happening in città con interventi musicali, artistici e gesti simbolici. I tre giorni seguenti rappresentano il cuore della conferenza e sono articolati in plenarie tematiche, lavori di gruppo e focus di approfondimento. La sera del giovedì e del venerdì si terranno gli incontri dedicati alle reti dei movimenti, italiano e internazionale. La sera del sabato si prevede invece una festa conviviale con spazi musicali e artistici di nuovo aperti anche alla cittadinanza. La domenica mattina si svolgerà un lavoro di connessione tra gli elementi prodotti dai diversi gruppi di lavoro e si dedicherà uno spazio alle proposte di lavoro e alle prospettive delle reti sulla decrescita e delle successive conferenze internazionali. Alle 13.00 si chiuderà la conferenza e il pomeriggio vedrà la partenza dei partecipanti.
Bilanci di Giustizia partecipa alla conferenza della decrescita mantenendo l’ impatto ambientale dell’ Evento e proponendo una scheda all’ iscrizione. inoltre Bilanci terrà un workskop :
sulla metodologia per rivedere i consumi e
Dal privato al politicio: tutti i giorni passando da azione peronale e di gruppo alla contaminazione istituzionale.
Stiamo lavorando per / voi..
.Risposto a e-mail e telefonate
..Preparato la Lettera Mensile di Luglio
…Lavorato in preparazione per l’Incontro Annuale