Ecco il primo articolo sull’ultimo incontro nazionale, dal giornale “L’Adige”, con l’intervista ad Alex Zanotelli.
C´è la sua mano, la sua intelligenza, la sua passione dietro all´idea e al progetto dei «bilanci di giustizia». e dunque non poteva mancare padre alex zanotelli al passo della mendola dove ieri si è chiuso, con una messa celebrata dal comboniano trentino, il meeting nazionale dei bilancisti.
Era il 1993 quando alex, insieme a don albino bizzotto e ai beati i costruttori di pace, pensò di lanciare un´idea che ben presto trovò adesioni in molte parti d´italia. se l´economia uccide – si disse nel 1993 durante una convention pacifista all´arena di verona – bisogna cambiare, bisogna invertire la marcia e dare un segno di rottura con un sistema che assorbe energie e vive e restituisce morte in ogni angolo del pianeta. ed ecco i risultati. cinquecento persone si ritrovano per tre giorni sul passo della mendola per pensare a nuove strategie per spingere la politica a fare altrettanto, a richiamare i politici nazionali e regionali (hanno partecipato al meeting l´ex ministro del lavoro tiziano treu, il presidente dellai e l´assessora dalmaso) a riprogettare delle forme di partecipazione economica.
Alex zanotelli, forse questo della mendola è uno dei meeting più riusciti nella storia dei bilanci di giustizia che molti davano in declino. se lo aspettava?
Altro che declino. l´esperienza dei bilanci di giustizia è in crescita in tutta italia. abbiamo appena visto quanti giovani ci sono qui alla mendola. si calcola che a livello nazionale ci siano settecento famiglie di bilancisti. ho avuto la sensazione che queste persone vivano con grande gioia questa loro modalità di vigilare sui consumi e poi c´è un qualcosa di più.
che cosa?
Una gioia di essere comunità, di intrecciare i legami familiari per condividere questo proposito. e questa crescita comunitaria è quel di più di cui parlavo prima. ci sono i gas, gruppi di acquisto solidale, ci sono le famiglie che si mettono insieme per acquistare all´ingrosso prodotti in modo da risparmiare ma anche da evitare il superfluo, che finisce in rifiuto. c´è tutto una filosofia di vita che ha un valore importante di responsabilità verso le sorti dell´umanità e verso la sorti della terra. perché consumare di più del necessario? perché non permettere che le energie a disposizione dalla madre terra non vengano spartite equamente fra i suoi figli? sono domande piene di senso.
E’ tutto così facile o ci sono anche delle difficoltà nel mantenere fermi i propositi originari?
Beh, senza dubbio ci sono delle difficoltà, per esempio nel tenere i conti degli acquisti. anche in questi giorni si è aperto il dibattito su come semplificare i bilanci in modo da rendere più snelli gli acquisti. dobbiamo sperimentare nuove strategie.
Anche perché i costi del commercio equo e solidale, a volte, sono maggiori e pesano sul bilancio familiare.
Rispetto ai prezzi della concorrenza dei supermercati è indubbio che alcuni prodotti biologici o solidali siano più alti, però se le famiglie sono disposte a bilanciare i propri consumi, si vedrà che è possibile risparmiare acquistando prodotti biologici e solidali.
Comunque l´esperienza dei bilanci di giustizia è unica in europa.
Sì, è una esperienza unica e molto interessante anche per gli scienziati. ho sentito che già il famoso istituto di wuppertal, diretto da wolfgang sachs, ha deciso di studiare il fenomeno perché sono convinti che possa diventare un modello.