Presenti:
Enrico Pullini , Angelo Giamberini ,Alberto Sella, Dario Pedrotti, Roberto Faletto,Patrizia Bell’incontro, Daniele Tarini, Giuseppe Frigerio, Franco Roncaglione, Laura Bussolino, Giancarlo Bellosta, Michele Baccheretti, Marco Baccheretti, Patrizio Suppa, Giovanna Maffeo, Simonetta Rinaldi, Mirco Fagioli e Nicoletta, don Gianni Fazzini, Antonella per la Segreteria
Ci siamo trovati in 28 sabato 28 settembre a Bologna , con l’obiettivo di gettare le basi per i secondi vent’anni dei Bilanci di Giustizia, e il lavoro è stato proficuo e non facile. Noi Bilancisti conosciamo bene la fatica di cambiare, ma ci siamo accorti solo lì che non era realistico pensare di cambiare in una giornata quanto ci accompagna da vent’anni. Però dei passi avanti importanti sono stati fatti, e, come ha saggiamente detto qualcuno, se adesso non fosse uscito nessun dubbio, critica, dissenso, malcontento, sarebbero uscite più avanti.
La mattina è stata dedicata a cercare di mettere per iscritto un nuovo “chi siamo” dei BdG, a partire da quanto emerso all’incontro nazionale di Roverè.
Il gruppo di lavoro nominato a Roverè che ha preparato l’incontro del 28 (battezzato goliardicamente “Il Manipolo”) è arrivato con il testo di proposta già girato in lista (e riportato sotto), sul quale c’è stato un sostanziale accordo, ma con molte e importanti proposte di modifica, condivise da tutti i presenti, che riguardavano in particolare:
– la necessità di dare maggiore rilievo nell’obbiettivo dei BdG al cambiamento personale, visto sì come strumento per cambiare l’economia, ma importante risultato in sé
– dare rilievo anche alla trasmissione e circolazione dei saperi
– spiegare meglio il significato di “limite” e aggiungere il concetto di sobrietà
– sostituire il termine “scelte di consumo” con “scelte di vita”, perchè i BdG vanno ben oltre i consumi
– sostituire il verbo “generare” con qualcosa che renda l’idea di maturazione e trasformazione, non di “creazione”
– dare più risalto all’importanza delle relazioni, del fare la strada insieme
– sostituire il termine “sostenibilità” con quello di “giustizia per le persone e per l’ambiente”
– evidenziare ancora di più il tema dell’importanza della qualità della vita, ben vivere, vita buona
– togliere il termine “alta” (usato assieme a formazione) che sembra poter essere frainteso
Il documento base con cui siamo arrivati a Bologna verrà ripreso in mano, integrato con quanto uscito, e riproposto al prossimo incontro referenti per l’approvazione.
Proseguendo il lavoro sul filone “scuola” abbiamo cercato di capire in che direzione è possibile e realistico muoversi, a partire dalla convinzione, supportata da quanto detto Antonia De Vita a Roverè, che abbiamo dei saperi che sono importanti ed è essenziale capire come può essere offerto questo tesoro.
Queste le piste di lavoro uscite:
– incontro nazionale
– accompagnamento 1a1 (una famiglia bilancista accompagna un’altra famiglia)
– lavoro con i GAS
– formazione verso l’esterno (es. Caritas, Servizi sociali,…)
– raccolta dei saperi e delle esperienze bilanciste (ad esempio su un sito)
– laboratori di autoproduzione
– accompagnamento di gruppi
– riorganizzazione sito, pensandolo più “per esterni”
– collaborazioni (Istat, Decrestita, Università, Centro Nuovo Modello di Sviluppo, …)
– impieghi da capire della scheda di bilancio
Il lavoro sulla “scuola” non ha potuto essere concluso perchè il successivo lavoro sulla struttura non ha lasciato il tempo per ritornarci su, come era previsto di fare.
“Il Manipolo” è arrivato a Bologna con una proposta di modello organizzativo, che cercava di concretizzare le indicazioni uscite a Roveré. La proposta prevedeva la creazione di una “segreteria allargata”, nominata dal gruppo referenti (a sua volta allargato a quanti ne volevano fare parte), con il compito di “braccio operativo” dei BdG (maggiori dettagli sotto).
Chi sperava di uscire da Bologna con l’approvazione della proposta e i nomi della “segreteria 2014” ha dovuto prendere atto che era un obiettivo irrealistico, perché troppe sono ancora le domande a cui è necessario trovare una risposta prima di poter “ripartire”: i BdG hanno bisogno di una persona stipendiata? possono permettersela? i BdG hanno bisogno di una sede? i BdG hanno bisogno di tutto quello che ha fatto la segretaria quest’anno? i BdG hanno bisogno di una “scatola giuridica” che permetta di essere “autonomi”? quale può essere il ruolo di d.Gianni nei BdG dopo Roverè?
Proprio sul tema “d.Gianni” ci siamo soffermati parecchio. Da parte di alcuni dei presenti è stato espresso con forza il malcontento per la richiesta fatta a don Gianni “di fare un passo indietro”, sottolineando come sia mancato un momento esplicito di discussione su questo tema, e prendendo le distanze da un processo decisionale nel quale non si sono riconosciuti. Altri hanno detto che è vero che un momento formalizzato di decisione è mancato, ma che a Roveré hanno avuto la sensazione che quella richiesta fosse in plenaria il sentire condiviso dei presenti. Don Gianni da parte sua aveva esplicitato già a Roveré la sua disponibilità a “fare un passo indietro”, e lo ha ribadito e messo in pratica anche nell’incontro di Bologna, quando ha deciso di essere presente alla mattina, quando si è parlato di “chi siamo”, e di andare via il pomeriggio, quando si è parlato di quale struttura organizzativa dare ai Bilanci da qui in avanti. Soprattutto verso la fine della giornata, è apparso chiaro che anche chi è convinto che ci sia bisogno di questo “passo indietro”, non ha mai messo in discussione che sia molto importante che don Gianni abbia ancora un ruolo nei BdG, e che sarebbe bello e importante che anche lui partecipasse alle decisioni in merito.Preso atto che c’è bisogno di chiarirsi ancora le idee prima di prendere direzioni precise, ma che quella della “segreteria allargata” nominata dai bilancisti sembra essere l’idea giusta, tutti i presenti hanno condiviso la decisione di nominare una “pre-segreteria”, incaricata di supportare Antonella nei prossimi mesi, e di studiare gli scenari possibili facendone un quadro a partire dal quale si riesca poi a decidere con cognizione di causa. È stata anche condivisa l’importanza di fissare questo momento decisionale in tempo per essere pronti a partire con la “nuova struttura” all’inizio del 2014, ed è stata quindi scelta per nuovo incontro “referenti allargati”, la data del 16 di novembre, sempre a Bologna.Da parte di tutti i presenti è stato fatto un calorosissimo invito a don Gianni ad essere presente.La “pre-segreteria” sarà formato da Irene e Michele di Pisa, Giovanna e Simonetta di Bergamo, e Dario di Trento. Vista l’importanza di avere anche qualcuno di Mestre, Antonella verificherà la disponibilità di Barbara di farne parte, anche in considerazioni della sua esperienza di segreteria.