BILANCI DI GIUSTIZIA
LETTERA DI INFORMAZIONE TRA GLI ADERENTI ALLA CAMPAGNA
N° 128 – APRILE 2008
INCONTRO ANNUALE 2008
QUANDO IL LAVORO NON C’E’ E QUANDO SI LAVORA TROPPO
I Bilanci di Giustizia in dialogo con la Locride
26 -29 Giugno 2008 – Stilo (RC)
nel mio piccolo ho osservato che in tutto il meridione, si tende a scimmiottare il “Nord”, il peggior Nord, senza osservare gli attuali cambiamenti praticati e proposti da alcuni movimenti.
In sostanza, mentre i nordisti stanno già criticando lo stile nordista, il sud non approfitta dell’esperienza, delle sollecitazioni, avanzate da ormai numerose persone, che criticano questo stile di vita, preferendo, anzi, mirando decisamente a copiare come oro colato ciò che il nord sta già abbandonando.
Anche al sud, quindi, arriveranno ad identificarsi con il lavoro, mentre al nord molti hanno capito che il valore della persona è in sé, non nel lavoro.
Come fare per interrompere questo circolo vizioso?
Come far capire alla gente del sud di guardare le avanguardie così da evitare di restare sempre subalterni?
Giovanni – S. Benedetto del Tronto
L’idea è nata alle 17 del 1 marzo nella sede Caritas di Locri.
Eravamo 23 Bilancisti e ci interrogavamo che senso aveva essere lì in quel giorno.
In quel primo marzo indetto dal Consorzio GOEL per “resistere e vincere” contro l’ “ndrangheta”.
Ci siamo detti che la nostra presenza aveva un senso solo se avremmo saputo dare continuità al nostro rapporto con loro.
Da qui è scaturita la proposta portata poi all’incontro Referenti del 5 aprile a Bologna:
Incontro Annuale a Locri!
“Quando il lavoro non c’è, e quando si lavora troppo.
I Bilanci di Giustizia in dialogo con la Locride”
Dopo la decisione dei Referenti ci siamo messi a lavorare per organizzarlo.
La data è stata vincolata da Locri: 26 giugno arrivo, venerdì 27 e sabato 28 “Incontro Annuale”, domenica 29 partenza. A luglio ed agosto hanno attività turistica e a fine agosto la Festa Patronale. Non sono in grado di “mettere la testa” a pensare in quel periodo; perciò scelta obbligata: ultimo week-end di giugno.
Accompagnerà l’incontro Tonino Perna docente di sociologia Economica presso la facoltà di Scienze politiche dell’Università di Messina. È stato presidente del Parco Nazionale dell’Aspromonte fino al 2005. Una guida competente, stimolante e…locale!
Saremo ospitati nell’Albergo “Città del sole” della coop. Soc. di tipo B “Albachiara” con 85 posti letto a Stilo, un paese vicino a Locri.
Si lavorerà sul tema in dialogo e scambio con le persone della Locride, con gli Amministratori locali ed in particolare con gli impegnati nelle Cooperative.
I posti a disposizione sono molto limitati. Avrà la precedenza chi per primo si iscrive.
Le iscrizioni devono arrivare in Segreteria entro il 30 aprile 2008.
È possibile prolungare il soggiorno in Locride per vacanza.
La scheda di iscrizione potete scaricarla dal sito a questo link
PROGRAMMA
Giovedì 26 : Accoglienza
Venerdì 27
ore 9.15 | Plenaria:
· Tonino Perna definisce il senso dell’incontro · presentazione dei Bilanci di Giustizia e · Le realtà del Consorzio GOEL di presentano |
ore 11.00 | pausa |
ore 11.20 | Gruppi di conoscenza e condivisione tra aderenti BdG, realtà del GOEL e partecipanti locali |
ore 13.00 | Pranzo |
pomeriggio | Gruppi tematici :
lavoro e qualità della vita Turismo responsabile Bisogni indotti e il metodo dei bilanci |
ore 19.30 | Cena |
Sabato 28
ore 9.15 | Plenaria: Tonino Perna partendo da quanto emerso il giorno precedente indica possibili piste di lavoro |
ore 10.30 | Lavori di gruppo di condivisione sulle piste indicate da Perna |
ore 13.00 | Pranzo |
ore 15.00 | Laboratori |
ore 17.00 | Lavori di gruppo di condivisione |
ore 18.00 | plenaria, conclusioni |
ore 19.30 | Cena |
ore 21.00 | Serata di musica e danze |
Domenica 29: Partenza
SEMINARIO IN PUGLIA
FELICITA’ E’ SCAMBIARSI PANE E VINO
Tre giorni di scambi assieme alla Campagna Bilanci di Giustizia
11 – 13 luglio 2008 – Cavallino – Lecce
Quest’anno stiamo cercando di tessere molte reti con il sud, come deciso il 5 aprile con i Referenti, diamo anche questa possibilità per approfondire il consumo critico e la conoscenza dei Bilanci.
Il tam che ci vedrà impegnati è
FELICITA’ E’ SCAMBIARSI PANE E VINO
Tre giorni di scambi assieme alla Campagna Bilanci di Giustizia
I posti a disposizione sono molto limitati. Avrà la precedenza chi per primo si iscrive, le iscrizioni devono arrivare in Segreteria entro il 30 aprile 2008.
È possibile prolungare il soggiorno per vacanza. La sistemazione sarà in parte in casa e in parte in tenda.
La scheda di iscrizione potete scaricarla dal sito a questo link
PROGRAMMA
Venerdì 11
ore 14.00 | Accoglienza |
ore 16.00 | Lavoro di Gruppo: conoscenza e aspettative dei partecipanti |
ore 18.30 | Presentazione seminario |
ore 19.30 | Cena |
ore 21.00 | Conversazione con Giuliana Martirani |
Sabato 12
ore 8.30 | Colazione |
ore 9.15 | Plenaria: il consumo critico e i Bilanci di Giustizia |
ore 10.30 | Lavoro di Gruppo: Cosa nella mia vita è secondo giustizia e che cosa vorrei cambiare |
ore 13.00 | Pranzo |
ore 15.00 | Lavori di Gruppo: alternative per il consumo critico – il bilancio come termometro della propria capacità di cambiare – il gruppo come strumento di condivisione e confronto – la necessità dell’informazione |
ore 17.00 | Laboratori |
ore 19.30 | Cena |
ore 21.00 | Serata di danze: la pizzica |
Domenica 13
ore 8.30 | Colazione |
ore 9.15 | Lavori di Gruppo: la capacità di fare rete con persone e gruppi/associazioni locali |
ore 11.00 | Conclusioni |
ore 13.00 | Pranzo |
INCONTRO REFERENTI
5 APRILE 2008
All’incontro erano presenti: Stefano di Mestre, Giovanna di Bergamo, Luca e Natascia di Bologna, AnnaPaola di Legnano, Maddalena di Udine, Lucina e Carla di Pordenone, Mirco di Oleggio, Luciano di Rimini, Gianmarco di Val d’Illasi, Sergio e Simona di Pisa, Pierstefano di Roma, Angelo di Firenze, Giovanni di S. Benedetto del Tronto, Andrea e Damiano di Vigevano, Antonella di Trento, Caterina e Gianni.
Sabato a Bologna abbiamo avuto un incontro molto denso, la nostra Agenda:
– panoramica sui rapporti tra i Gruppi Locali e le realtà esterne del proprio territorio
– decisioni su come fare l’Incontro Annuale 2008
– inizio della riflessione su come impiegare il Premio Amico della Famiglia 2007
– incontro su lavoro e qualità della vita con Franco e Anna, del sindacato.
Come i Gruppi dei Bilanci di Giustizia fanno Rete Locale?
Abbiamo iniziato l’incontro con un gioco per renderci più attivi, poi ci siamo scambiate le notizie sul tema:”i Gruppi Locali, che relazioni hanno con altre realtà e se queste relazioni sono personali o di gruppo”.
Il gruppo di Firenze è in relazione con un gruppo di ACF per conoscenza reciproca, due famiglie di ACF hanno scelto di entrare nel gruppo dei Bilanci. C’è poi la partecipazione allo sportello Eco&Equo che viene portata avanti principalmente da Patrizio.
Il gruppo di Bologna, ha collaborazioni informali, legami di singoli che si intrecciano con altri gruppi e, per alcuni, con le attività diocesane. C’è una vicinanza con ACF e i gruppi di condivisione di Bologna. Il Gruppo ha adottato il metodo di condivisione per confrontarsi sull’obiettivo mensile. Del gruppo fa parte anche un assessore di un comune vicino a Bologna.
Il Gruppo di Legnano ha collaborato con la Banca del Tempo. C’è un rapporto con il GAS, visto che tutti i partecipanti al Gruppo vi appartengono. Come singoli ci sono dei rapporti con il DES di Varese e con Legambiente.
Il gruppo di Udine collabora con il Centro Balducci. Ha partecipato alla organizzazione della “cassetta bio” di verdure. Come singoli ci sono partecipazioni con il CESVI e Legambiente. In un comune della provincia, dove ci sono un paio di famiglie aderenti, c’è stata la partecipazione a Agenda21.
Il gruppo di Mestre, partecipa al Tavolo dell’Altreconomia di Venezia, dove si riuniscono associazioni ma anche realtà produttive del territorio. I singoli sono legati a vari GAS e a botteghe del commercio equo.
Il gruppo di Pisa partecipa alla Festa dell’Economia Solidale. Il gruppo ha inviato a Locri un paio di persone per il 1 marzo e partecipa ai GAS.
A S. Benedetto il gruppo, per ora, è composto da una sola famiglia. È però riuscito a coinvolgere tre realtà per la presentazione della giornata del Non Acquisto: i GAS, l’associazione Più con Meno (legata alla decrescita e a Pallante), SOS Missionario. Si è entrati in contatto con Meet Up.
Il gruppo di Rimini, in questo periodo, non è riuscito a intrecciare grandi rapporti con altri, anche per difficoltà familiari dei componenti. Non si è neanche riusciti a collaborare con il gruppo di Rimini 2.
Dall’Incontro alla Mendola per il gruppo di Trento, attualmente inattivo, è partita l’attività di Trentino Arcobaleno, un gruppo di lavoro di circa 12 persone di cui 5 bilancisti, che ha organizzato la Fiera Fa’ la cosa Giusta e intrecciato rapporti con il Presidente della Provincia.
Il gruppo di Val d’Illasi non ha relazioni ufficiali con altre realtà. Anche perché non è facile distinguere il gruppo Bilanci dal GAS, e quando si organizza qualcosa lo si fa come GAS.
Il gruppo di Bergamo ha una vitalità incredibile, che si esprime in una grande voglia di incontro, la peculiarità è incontrarsi come bilancisti, molti aderenti sono anche del GAS ma non c’è confusione tra le due cose. Molti singoli sono collegati alle Botteghe del Mondo, altri sono impegnati nella politica locale, particolarmente nei processi di Agenda21.
Il gruppo di Roma non ha delle collaborazioni collettive, gli aderenti partecipano a vari GAS, una famiglia vuole partire con una esperienza di ACF. Abbiamo il contatto con il commercio equo. Con la Città dell’Altreconomia non abbiamo rapporti ufficiali, però ci troviamo lì a fare le nostre riunioni mensili, questo ci dà la possibilità di costruire dei rapporti.
Il gruppo di Pordenone è in contatto con i Beati i Costruttori di Pace anche a motivo della Base di Aviano. Come singoli, qualcuno partecipa al laboratorio per la decrescita. Sempre a livello personale parecchi operano nelle proprie parrocchie sui temi della sostenibilità e degli stili di vita.
Come gruppo di Torino abbiamo contatti con realtà locali, abbiamo partecipato a Fa’ la cosa giusta! , proponendo anche dei questionari. Abbiamo avuto contatti con Gioventù Operaia Cristiana che ci ha chiesto una consulenza per fondare un GAS. Abbiamo contatti con il DESTO, soprattutto tramite Dalma. C’è un GAS interno. Come gruppo ci stiamo raccontando la nostra vita lavorativa, ci serve anche per conoscerci meglio noi stessi.
Il gruppo di Oleggio è anche un GAS, questo attrae molta gente. Noi vorremmo che poi partecipassero anche al Gruppo dei Bilanci. Stiamo partecipando con il Gruppo Bilanci di Borgomanero alla stesura delle Pagine Arcobaleno. Per varie iniziative abbiamo avuto collaborazioni con associazioni, per esempio gli agricoltori biologici. Uno del nostro gruppo è Assessore ai Servizi Sociali, abbiamo avuto collaborazioni con il Comune, ci hanno chiesto una consulenza sulla sostenibilità per una manifestazione di tre giorni di concerto per i giovani.
Come contatti personali ne abbiamo con Movimento dell’acqua, Movimento no F35, Movimento per la pace e la Banca del Tempo (soprattutto le donne).
A Vigevano avevamo una Bottega del Commercio equo, che però al momento sta passando a un’altra cooperativa, si è formata una associazione a livello locale di sostegno della bottega. Abbiamo proposto l’apertura di un negozio biologico, siamo un gruppo un po’ ondivago, vorremmo fare più rete, anche con la Campagna.
Incontro Annuale 2008
Con i Referenti abbiamo affrontato la discussione sull’Incontro Annuale 2008. Siamo partiti confrontandoci brevemente sulla possibile date e la partecipazione.
Spostare l’Incontro (così) a sud può portare delle limitazioni sull’affluenza dei bilancisti, d’altronde abbiamo considerato che ci sembra importante dare seguito al rapporto che abbiamo instaurato con il Consorzio all’Incontro di Roma e che abbiamo proseguito con la partecipazione alla manifestazione del 1 marzo a Locri. Ci sembra che sia, poi, quanto mai significativo fare nella locride un incontro sul tema del lavoro.
Abbiamo quindi scelto di lanciarci in questa avventura e di proporre Locri per l’Incontro Annuale 2008. L’incontro sarà realizzato in collaborazione con il Consorzio GOEL e sarà un momento di incontro di quelle realtà. Un confronto con Vincenzo Linarello, ci ha fatto capire come la data di agosto che avevamo proposto è, per varie ragioni, non praticabile per loro, come già annunciato in apertura della Lettera abbiamo quindi proposto il periodo di fine giugno.
In contemporanea sosteniamo anche il seminario sul consumo critico e i Bilanci in Puglia a luglio.
Lasciamo spazio ai Gruppi Locali per creare eventuali occasioni di Incontro a livello regionale per gli aderenti.
Premio Amico della Famiglia 2007
Abbiamo avviato la riflessione su come utilizzare il Premio Amico della Famiglia 2007, siamo partiti dal raccogliere gli aspetti, i valori e gli strumenti che riteniamo importanti per la Campagna. Ve li riportiamo, con il loro indice di gradimento.
Questo è il primo contributo alla discussione.
Mailing list | 1 |
Bilancio mensile , altro strumento più qualitativo? Percorso? | 9 |
Gruppo Locale | 2 |
Azioni sul territorio / Rete con altri | 9 |
Reperire informazioni /Gruppi studio / tematici | 2 |
Incontri Regionali | 5 |
Sito | 4 |
Formazione (sulla comunicazione) | 8 |
Segreteria / Lavoro di rete | 13 |
Strumenti di comunicazione (giochi, libri, RA, materiali) | 6 |
Visibilità | 1 |
Incontro Annuale | 1 |
Lettera Mensile | 1 |
Promotori | |
Incontri Referenti | 2 |
Le cose che, nella riflessione dei Referenti, sono emerse da rafforzare sono:
- Segreteria
- Formazione
- Rete con Altri
Lavoro e qualità della vita: dialogo con Franco e Anna, del sindacato
Per approfondire il tema: “Lavoro, la qualità della vita e lo stile di vita”sabato ci siamo confrontati con due esponenti del sindacato, entrambi della CGIL, Franco Tessari e Anna Salfi. Franco è un autista del servizio pubblico trentino, delegato sindacale interessato ai temi ambientali sia nel sindacato che fuori.
Anna è nata al sud ma è emigrata a Bologna, laureata in legge è da subito nel sindacato della Pubblica amministrazione, è stata segretaria della funzione pubblica e poi nella segreteria regionale e nazionale. È anche stata delegata presso la federazione europea dei sindacati, lavorando tra Roma, Bologna e Bruxelles. Ora è alla segreteria regionale dell’Emilia Romagna, nel suo lavoro si è sempre occupata delle politiche a favore della donna.
Franco e Anna rappresentano, come ci hanno spiegato le due “macro strutture” di cui è composto il sindacato, quella “verticale” più legata alle problematiche legate al contratto, salario, sicurezza in fabbrica… e quella “orizzontale” cioè confederale dedicata più a tematiche trasversali.
Il confronto ha subito avuto una dialettica molto vivace, cerchiamo di riportare la discussione che offre numerosi spunti di lavoro ai Gruppi Locali.
Franco: il sindacato si occupa di lavoro, storicamente si è sempre occupato di questi temi, verso i temi dell’ambiente e della sostenibilità ci sono delle rigidezze, ora però ci sono dei timidi segnali di apertura. La CGIL si è dotata di un dipartimento ambiente, che per il momento è ancora embrionale. Non siamo ancora preparati a questi temi.
Angelo: il sindacato esce soprattutto nelle contrattazioni, serve forse un recupero di progettualità, verso il modello di sviluppo. Per chi lavora nel sindacato c’è solo delega, non c’è dialogo con gli iscritti.
Franco: è più o meno la stessa cosa che con la politica, nemmeno nei direttivi provinciali si riesce a discutere sul futuro.
Luca: cosa c’entra il sindacato con il consumo critico?
Franco: penso che se il sindacato ha una evoluzione deve interessarsene, altrimenti c’è solo il rapporto di difesa dei diritti.
Mirco: ma anche la difesa dei diritti a volte è di corto respiro, per esempio le scelte per Malpensa, con lavori precari, all’interno di un parco ambientale… il sindacato molte volte è connivente di queste scelte strategiche.
Franco: io vedo la mia azienda, abbiamo costruito un nuovo deposito molto grande, stiamo occupando pesantemente il territorio.
Simona: hai detto che manca il tempo di parlare con i lavoratori, non è che si sta creando uno scollamento?
Luciano: oggi il sindacato lavora come 50 anni fa, chi ci rimette sono i lavoratori, l’azienda e lo stato non ci rimettono mai, le confederazioni litigano tra di loro, di nuovo il sindacato non ha fatto nulla, il sindacato si deve rinnovare.
Anna: i temi che voi proponete portano a riflettere sugli stili di vita e sulla vita. Noi abbiamo ereditato una cultura lavorativa, però è giusto pensare che il lavoro non sia tutto. È una discussione molto interessante. Le organizzazioni sindacali oggi è una fortuna che esistano, è l’unico corpo intermedio della società. La vita politica si sta verticalizzando, si vanno affievolendo le forme di comunità. Questo in certe occasioni porta il sindacato a fare un mestiere che non è il suo, ad assumere un ruolo più politico. Noi siamo un sindacato confederale, cerchiamo di collegare le condizioni materiali sul luogo di lavoro con una visione generale di solidarietà. I sindacati aziendalistici si legano di più alle questioni specifiche. Stiamo vivendo una fase in cui abbiamo un rapporto molto unitario, è una esperienza inedita, in questa fase le tre grandi sigle sindacali marciano assieme, pur avendo statuti e progetti differenti. Facciamo della autonomia del sindacato un punto nodale. Noi della CGIL eravamo organizzati in correnti di partito, era un po’ la cinghia di trasmissione dei partiti. Sotto la direzione di Trentin e di Del Turco, abbiamo cancellato le correnti politiche ed è nato un sindacato di programma. Il programma viene definito dagli organi dirigenti.
Il tema della qualità della vita è stato scoperto solo da poco dal sindacato. Noi siamo figli di una concezione tayloristica, ma ci sono grandi differenze dal nord al sud. L’identità delle persone al nord si fonda sulla condizione lavorativa. Al sud dove la disoccupazione è al 20% il lavoro non può essere motivo di identità. Le organizzazioni sindacali sono molto lavoristiche, le donne con le loro riflessioni sui tempi di vita e di lavoro hanno costretto il sindacato a riflettere sulle persone come tutt’uno. Nella CGIL in questi ultimi due anni c’è stato un passaggio importante, oltre alla contrattazione aziendale (salario, dignità sul luogo di lavoro…) stiamo sviluppando la contrattazione territoriale che si occupa di asili nido, delle tariffe, delle autosufficienze. La UIL aveva avuto prima di noi questa intuizione.
Al nostro interno ci sono però soggetti che in nome dello sviluppo mettono in secondo piano altre cose. Alcuni cominciano a teorizzare la decrescita. La maggior parte pensa però ancora che il riscatto del soggetto passi dallo sviluppo. A mio parere la domanda è quale realtà dello sviluppo? Sviluppo come crescita dimensionale o qualitativa?
Luca: non è possibile cambiare il mondo solo nel tempo libero, io chiedo che il mio lavoro sia utile alla collettività che vi possa esprimere la mia creatività, che possa decrescere, se voglio
Anna: non è un pensiero molto diffuso, la realtà è molto più rozza, dove non c’è lavoro ti prendono per matto. Per questo discorso. Io lavorando nel sindacato ho scelto di fare una cosa socialmente utile e di non guadagnare molto. Quando si parla di una organizzazione di massa, quasi 5 milioni di persone, non tutti sono arrivati a questo punto. Ti chiedono il diritto al lavoro. Se un’economia è stagnante il lavoro non ce l’hai. La disincentivazione dei comportamenti consumistici non tutti la condividono. Il pensiero non è condiviso perché non c’è la percezione di alcuni dati. La filosofia è ancora crescita=sviluppo=benessere, in una organizzazione così vasta la cultura prevalente è questa. Oggi noi viviamo in un mercato capitalistico, alcuni modelli consumistici sono molto allettanti. A volte la “cultura dell’essere” deriva dall’essere poveri. Comunque adesso nelle discussioni è molto meglio di una volta, ora nei piani di sviluppo sono inserite le compatibilità ambientali.
Franco: non riusciamo a andare molto oltre nel problema.
Anna: sul piano ambiente, salute e sicurezza si sono fatte molte cose, però dobbiamo essere rappresentativi della maggioranza. Le organizzazioni sindacali sono in crescita e intanto hanno cominciato a occuparsi di questi temi. Dei segni di inversione di tendenza forti ci sono.
Antonella: come possiamo rapportarci con il sindacato, sul piano locale, nei singoli Gruppi?
Anna: con la strada del dialogo, alla base di molte resistenze c’è poca conoscenza. La CGIL è molto aperta, fare una iniziativa congiunta può essere utile per capire dove siamo. Queste esperienze che esistono sul territorio devono uscire dall’isolamento. Si deve aumentare la comunicazione. Alcune categorie, come la funzione pubblica hanno fatto molto per esempio sulla questione dell’acqua, possono essere più propense al dialogo. Si possono metter insieme delle iniziative di riflessione. Sarebbe interessante un discorso sui consumi. Sta crescendo la sensibilità per la rendicontazione sociale. Dobbiamo puntare sulla democrazia partecipativa.
Franco: si deve puntare alle iniziative dal basso, nei direttivi provinciali.